Ho una vita, sono passati i 45 anni, dopo essermi spremuto nel lavoro, nell'amore e nello studio, e hai me! nell'iper abuso d'alcool, dopo quindici anni di di emarginazione e chiusura mentale per il mondo, ho trovato persone del mestiere che me hanno accompagnato in parole, opere e sostegno nella città, da dove era cominciata la chiusura(provincialismo, timidezza ? Oppure il furto di una infanzia paesana, passata per le strade, nelle campagne, in gruppi di ragazzini per cui le realtà era quella che vivevamo, e rappresentava tutto il mondo, un mondo benevolo fantasioso e perchè no:felice. Oggi anche se in forma di debolezza ho visto più chiaramente lo stato delle cose, quella emarginazione,che mi ha portato all'abuso, da fattore negativo, e diventata semplicemente una realtà differente da altre. Loro, che cancellano il passato per il successo sono forse la maggioranza. Ma noi che viviamo il presente come un prolungamento del passato, e quindi viviamo per l'adesso ,qui ed ora, senza abbandonare lo sguardo al futuro, noi ci siamo e portiamo avanti la nostra forse più misera esistenza, ma con i suoi valori di dignità e onore.
Considerando poi che di realtà sociali chiuse in gruppi, o aperte al prossimo, ce ne sono tante che convivono,ma se volessimo un cambiamento bisogna allora entrare in contatto realtà così diverse, tutte con la stessa dignità, e con la voglia che domani sia migliore.
mercoledì 30 settembre 2009
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento